LA GRANDE ILLUSIONE LA TRANSIZIONE DEL PRIMO DOPOGUERRA NELL’EUROPA ADRIATICA E DANUBIANO-BALCANICA (1918-1923)

Gorizia – Trieste 12-14 novembre 2018

 

Promosso da
Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università degli studi di Trieste.
Istituto regionale per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea del Friuli Venezia Giulia.
Con il contributo della Fondazione CARIGO.
Con la collaborazione del Sistema bibliotecario giuliano

Le motivazioni e gli obiettivi

La grande illusione è il titolo di un celebre film che il regista francese Jean Renoir dedicò alla Grande guerra, mostrando, tra l’altro, quanto i conflitti armati e una delle loro conseguenze più dolorose come la prigionia, siano in palese contrasto con la dignità dell’uomo, al di là dell’appartenenza nazionale o sociale di quanti ne vengano colpiti.

Altrettante grandi illusioni furono gli innumerevoli trattati di pace con i quali, al termine delle operazioni militari, si tentò di restituire all’Europa – il cui ruolo usciva ridimensionato dalla potenza statunitense anche in sede diplomatica – e al mondo intero la pace perduta nel 1914. Quei trattati infatti – firmati in un arco di tempo che dal 1919 si estese alla metà degli anni Venti – non solo non riuscirono a risolvere questioni già aperte prima dello scoppio della Grande guerra, ma tentarono di semplificare situazioni estremamente complesse dal punto di vista della composizione etnica di territori da sempre caratterizzati dalla molteplicità e non di rado da una tutt’altro che pacifica convivenza tra gruppi nazionali diversi; spesso, infine, tali semplificazioni non furono estranee ai drammi che avrebbero caratterizzato il secondo conflitto mondiale.

Emblematico di questa situazione è il caso dell’area alto adriatica, travolta dalla crisi e dalla dissoluzione dell’Impero asburgico. In quanto area di confine caratterizzata dall’articolata composizione nazionale essa, pur nella peculiarità di ciascun contesto, aveva molti punti in comune con altri territori dell’area danubiana – dall’Austria alla Boemia, dall’Ungheria alla Bulgaria, dal nuovo Regno dei Serbi, Croati e Sloveni alla Romania – e con il contesto balcanico in generale, incluse l’Albania e la Grecia.

Il convegno internazionale La grande illusione. La transizione del primo dopoguerra nell’Europa adriatica e danubiano-balcanica (1918-1923), intende fare il punto su quanto accadde in tali realtà negli anni di passaggio che seguirono – e spesso non conclusero affatto – il conflitto, prendendo in considerazione l’area adriatica e quella danubiana, e avendo come arco cronologico il periodo compreso tra la fine delle operazioni militari e la firma dei diversi trattati di pace sottoscritti dai paesi che vi erano stati impegnati.

Grazie all’intervento di studiosi di diversi paesi, saranno così presi in esame, in ottica comparativa, temi di storia diplomatica, politica, sociale, culturale, a sottolineare quanto il 1914 costituisca un autentico spartiacque tra due ere della storia umana, mentre il 1918 avrebbe solo simbolicamente concluso una fase di conflitti che si protrassero ben oltre quella data o che percorsero altre strade, non esclusa quella delle guerre etniche ed ideologiche. Il convegno sarà tenuto a Trieste e Gorizia, due città per l’Italia simbolo di quel conflitto e delle vicende che lo seguirono.

 

Author: Aisseco

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