Mostra fotografica

Istituto Culturale Ceco

I legionari Cecoslovacchi sul fronte italiano nella Grande Guerra

11/giu/2012 10.00 – 27/lug/2012

Via G.B. Morgagni 20, 20129 Milano

Desiderosi di libertà e di indipendenza della loro terra, allora sotto il dominio Austro-Ungarico, durante il primo conflitto mondiale molti soldati di origine cecoslovacca, per ottenere l’aiuto per la creazione di uno Stato indipendente, formarono unità militari volontarie combattenti a fianco delle forze dell’Intesa, chiamate Legioni Cecoslovacche. Una di queste, formata da disertori e prigionieri cecoslovacchi, venne costituita anche in Italia, dove partecipò alla Battaglia del Solstizio (sul fronte del Piave) del 1918, combattendo valorosamente e contribuendo notevolmente alla vittoria Italiana. Considerati dagli austriaci come traditori della Patria, molti di questi soldati, caduti in prigionia austriaca, vennerò sommariamente giustiziati spesso senza giusto processo. Per commemorare il loro ricordo il Centro della Repubblica Ceca dedica a questi combattenti una mostra fotografica con foto del periodo, raffiguranti i campi di prigionia italiani, il reclutamento e scene di vita del Fronte. La mostra avrà luogo negli spazi del Centro dall’11 Giugno al 16 Luglio, sito in via G.B. Morgagni, 20 Milano (MM1 Lima) e sarà aperta dal Lunedì al Venerdì dalle ore 10:00 alle ore 17:00. Conferenza a tema martedì 26 Giugno alle ore 19:00 con Francesco Leoncini, già Professore all’Università Ca’ Foscari di Venezia ed esperto dell’argomento. Segue rinfresco.

Citata nel Bollettino della Vittoria del 4 novembre 1918, la divisione “czeco-slovacca” (più comunemente ricordata come “Legione”), fu istituita il 21 aprile 1918 mediante una convenzione tra il Presidente del Consiglio italiano Vittorio Emanuele Orlando e il generale Milan Rastislav Stefánik, in rappresentanza del Comitato nazionale ceco-slovacco di Parigi, e giuridicamente sottoposta all’autorità di quest’ultimo organismo. Ciò equivalse al suo riconoscimento come governo “de facto” e in tal modo l’Italia precedette gli Alleati nel dare legittimità alla costituenda Ceco-Slovacchia. Štefánik ricevette la bandiera di combattimento nel corso di una solenne cerimonia all’Altare della Patria il 24 maggio alla presenza delle massime autorità. La Legione raggruppò circa 18.000 uomini, tra prigionieri e disertori, che erano stati dislocati in vari campi dell’Italia centrale, meridionale e in Sicilia. Essa combatté valorosamente nella decisiva battaglia del Solstizio, distinguendosi successivamente sul Doss Alto in Trentino il 21 settembre.
Una scia di sangue nel corso di quei mesi segnò la presenza dei militari cechi e slovacchi, che, qualora caduti in mano al nemico, venivano immediatamente giustiziati come traditori. L’episodio più tragico avvenne sul Piave alla vigilia dell’offensiva austriaca tra il 14 e il 15 giugno quando quindici di essi vennero catturati, portati a Conegliano, processati e poi in parte fucilati e in parte impiccati. La città ha ora intitolato una via ai Martiri cecoslovacchi. La mostra, che è già stata esposta a Praga, ha un alto valore simbolico e storico. Essa indica l’esistenza di una linea alternativa a quella perseguita dal ministro degli esteri Sonnino fin dall’inizio del conflitto, volta al mantenimento della monarchia asburgica, e cioè l’alleanza con i popoli dell’Europa centrale decisi a liberarsi dal dominio imperiale.

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