Paolo Morawski

Nato a Varsavia (1955). Saggista. Dal 1999 è dirigente Rai (attualmente all’Ufficio Studi). Dal 2001 è Segretario generale del Cmca-Centro Mediterraneo della Comunicazione Audiovisiva con sede a Marsiglia; dal 2002 Direttore artistico del Premio Internazionale del Documentario e del Reportage Mediterraneo (organizzato annualmente da Rai e Cmca); dal 2004 é vice-presidente dell’Urti-Università Radiotelevisiva Internazionale con sede a Parigi. É stato Presidente di Circom Regional (2004-2005) e giá Responsabile dell’Ufficio di segreteria del Presidente della Rai Roberto Zaccaria (1998-1999). Ha ideato e organizzato per conto della Rai grandi eventi internazionali e multimediali, tra cui le prime cinque edizioni del Forum mondiale delle televisioni all’Onu (1996-2000). Ha partecipato (aprile 2000) al High-Level Panel on Information and Communication Technology che per conto del Segretario generale dell’Onu, Kofi Annan, ha inventato la United Nations ICT Task Force. A partire dal 1987 ha collaborato come autore, regista, conduttore a Rai Radio Tre, in particolare ai programmi: Lo scandalo dell’immaginazione, Senza Video, Orione, Speciale Orione, Palomar, I documentari di Radio Tre, Tamburi lontani, Appunti di volo.
È condirettore di pl.it annuario italiano di argomenti polacchi (primo numero in preparazione). Collabora a Limes, Prometeo, Polonia Włoska e alle attività scientifiche della Fondazione romana J.S. Umiastowska di Roma. Con Andrea Morawski ha scritto Polonia Mon amour. Dalle Indie d’Europa alle Indie d’America (Ediesse, Roma 2006). Con Jacques Le Goff ha scritto per i licei italiani Età medievale (Marietti, Milano 1988). Ha curato e prefato Incontro con gli storici (Laterza, Bari-Roma 1985 – con interventi di Girolamo Arnaldi, Alberto Caracciolo, Andrea Carandini, Valerio Castronovo, Giuseppe Galasso, Giuseppe Papagno, Francesco Pitocco, Sergio Romano, Dario Sabbatucci).

Autore di vari saggi sui sistemi di comunicazione e la rilevanza degli stereotipi culturali in età moderna, sulla nascita dell’Unesco nel contesto del secondo dopoguerra europeo, sullo sviluppo delle scienze umane e sociali nella seconda metà del Novecento, sull’unificazione culturale Est-Ovest, infine sul divario digitale indotto dalle nuove tecnologie dell’informazione. Tra i contributi in volumi collettanei: Dai divari alle opportunità digitali, in: P. Annunziato, A. Calabró, L. Caracciolo (a cura di), Lo sguardo dell’altro. Per una governance della globalizzazione, il Mulino, Bologna 2001; e Il divario digitale nella nuova geografia mondiale, in: C. Sartori (a cura di), Storie della comunicazione. Materiali per una riflessione globale, Edizioni Kappa, Roma 2001; L’UNESCO et les sciences de l’homme: entre européisation et américanisation, in: Giuliana Gemelli (a cura di), Big Culture. Intellectual Cooperation in large-scale, Cultural and Technical Systems, Clueb, Bologna 1994.
Storico di formazione (laurea in storia moderna presso l’Università degli Studi La Sapienza di Roma nel 1983), ha usufruito di borse di studio e di ricerca della Commissione Europea (Varsavia-Cracovia-Lublino, 1994), della Fondazione Atlantica (Berlino, 1990), del Cnr-Nato (Parigi, 1989-89), della Luiss-Libera Universitá in Scienze Sociali di Roma (1987-88), del CISS-Consiglio Italiano Scienze Sociali (1986-87), della Fondazione Luigi Einaudi di Torino (1984-86), dell’Ecole Française de Rome (1984), dell’Istituto Italiano di Studi Storici Benedetto Croce di Napoli (1983-84). Nel 1994-95 è stato Segretario di “Historical Socio-religious Atlas of East Central Europe”, progetto per la cooperazione fra l’Europa dell’Est e dell’Ovest, promosso dalla Commissione Europea. Responsabile scientifico e organizzativo di due incontri internazionali sull’Europa centro-orientale (svoltisi a Vicenza, presso l’Instituto di Ricerca storica socio-religiosa) e sui Balcani (svoltosi a Roma presso il CISE-Centro Incontri e Studi Europei). Nel 1991-92 ha fatto varie relazioni sulla rinascita culturale dell’Europa del secondo dopoguerra e la nascita dell’Unesco presso la Maison des Sciences de l’Homme di Parigi (con G. Gemelli) e a Bellagio (Rockfeller Foundation). Nel 1989 ha tenuto un seminario sulla circolazione delle notizie tra Italia e Polonia nel XVI secolo presso l’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi (con K. Pomian).

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