Spostamenti forzati in Europa 1939-1955

Davide Rodogno e Michael Wedekind

Umsiedlung und Vertreibung in Europa / Spostamenti forzati in Europa 1939-1955

Geschichte und Region / Storia e regione 18 (2009), 2

La “opzione sulla cittadinanza” estorta con la forza e il trasferimento in massa della popolazione tedesca e ladina dell’Alto Adige negli anni fra il 1939 e il 1943 vanno valutate come uno dei più incisivi eventi politici della storia contemporanea altoatesina. Attraverso l’analisi di processi comparabili occorsi in Europa fra il 1939 e il 1955 il presente volume indaga il fronte storico del trasferimento altoatesino e delle traumatiche esperienze collettive ad esso connesse. Ciò che accomuna tutti i progetti di spostamento forzato è la degradazione dei gruppi di popolazione interessati a massa di smistamento nell’ambito della trasformazione espansiva di spazio e struttura etnica. In quale misura tuttavia emergono affinità anche sul piano dei teoremi e delle rappresentazioni finali soggiacenti, dei processi decisionali e dei metodi di pianificazione politici, nella produzione di sapere in fatto di politiche demografiche e nel dispiegamento della violenza? Come descrivere le costellazioni personali e istituzionali che hanno reso possibili trasferimenti e spostamenti forzati, come dare conto delle condizioni di fondo politico-amministrative entro le quali questi processi si sono svolti? E quale, infine, è stato il destino di coloro che sono diventati vittime di ideologemi radicalizzati sul piano etnico? A questi interrogativi tentano di rispondere i sette articoli, una parte dei quali analizza le condizioni di fondo di massima nella Germania nazista e le sue misure di trasferimento in Alto Adige e nella Polonia occupata e un’altra parte indaga gli interventi etnopolitici in Romania, Bulgaria, Croazia e nella Jugoslavia del dopoguerra.

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Geschichte und Region / Storia e regione

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