Seminario Masaryk
Centro Culturale Candiani
Giovedì 5 marzo 2015, ore 17.30
Incontro – dibattito sul tema:
1918. La svolta antiasburgica dell’Italia e la nascita degli Stati slavi
In occasione della presentazione del volume:
Il Patto di Roma e la Legione ceco-slovacca. Tra Grande Guerra e Nuova Europa
(a cura di Francesco Leoncini)
Kellermann editore, 2014, pp.240, Euro 18.
L’opera, frutto di un intenso lavoro di ricerca e di raccordo tra studiosi italiani e stranieri, riscopre
un capitolo a lungo trascurato dalla storiografia sulla Grande Guerra e passato in sordina alla fine
del conflitto, sovrastato dalla rinnovata ostilità nei confronti degli jugoslavi e dalla pretestuosa
invenzione della “vittoria mutilata”. Nello stesso tempo esso dà ampio spazio a un passaggio
decisivo della storia dei cechi e degli slovacchi che vede come protagonista, in campo diplomatico e
militare, lo slovacco Milan Rastislav Štefánik, astronomo ed aviatore, naturalizzato francese ma
particolarmente legato all’Italia.
La rivisitazione di queste ultime vicende che hanno come punto essenziale di riferimento la Certosa
di San Lorenzo di Padula (Salerno) ha posto in luce la necessità di recuperare la dimensione
nazionale degli eventi riguardanti il Primo conflitto mondiale, vale a dire il ruolo assai rilevante, e
spesso dimenticato, del Mezzogiorno e delle Isole Maggiori.
In questo quadro personalità come Leonida Bissolati, Giovanni Amendola, Gaetano Salvemini,
Umberto Zanotti Bianco, Giani Stuparich assumono un rinnovato rilievo storico e viene riproposto
quel filone mazziniano che dette vita al “Congresso delle nazionalità oppresse dall’Impero austro-
ungarico” svoltosi a Roma nell’aprile 1918, dal quale scaturì la Dichiarazione finale o “Patto”. In
tal modo l’Italia manifestò, diversamente dalla linea fin lì seguita, la decisa volontà di abbattere la
Monarchia asburgica e si fece portavoce, prima fra gli Alleati, dei movimenti indipendentisti
dell’Europa danubiano-balcanica.
Interverrà il Curatore
Coordina: Maurizio Cerruti (“Il Gazzettino”)