CfP: Confini

snodiLa rivista
Snodi. Pubblici e privati nella storia contemporanea
apre un call for paper sul tema

Confini
(termine presentazione proposte: 30 aprile 2014)

Nell’accezione classica (Ratzel 1897) i confini delimitano una porzione di territorio e l’estensione della sovranità che vi si esercita. L’aspirazione a una coincidenza tra Stato, popolazione e territorio ha condizionato larga parte degli eventi che hanno scandito la storia politica degli ultimi due secoli, caratterizzata da spinte e conflitti che hanno avuto origine nella definizione o ridefinizione degli spazi statuali: dalla costruzione ottocentesca di Stati-nazione, con la contestuale revisione delle entità politiche preesistenti, al colonialismo, che estende su scala globale il dispositivo giuridico del confine e le dinamiche politiche e simboliche a esso associate ma, allo stesso tempo, in ragione della discontinuità territoriale e della disparità di status tra colonie e madrepatria, mostra anche le prime crepe nella presunta compattezza originaria del concetto. Quest’ultima è poi rilanciata in occasione delle guerre mondiali, quando il tema degli spazi di sovranità è declinato anche nel tentativo di una violenta omologazione su basi etnico-razziali. I confini post-bellici, tracciati sulla base del principio di nazionalità o di linee di demarcazione storiche, linguistiche, culturali, religiose rivelano in pochi decenni tutta la loro arbitrarietà. La guerra fredda, con la formazione di blocchi geopolitici sovranazionali, mette in discussione e insieme sollecita le frontiere territoriali, mentre, sempre più a partire dall’ultimo scorcio del Novecento, la rapidità di spostamenti da un continente all’altro, la simultaneità delle reti di comunicazione, la crescente integrazione economica, sociale e culturale tra le diverse aree del pianeta sembrano prefigurare scenari inediti. Alcuni studiosi, a questo proposito, hanno prospettato una deterritorializzazione delle appartenenze culturali, della sovranità statale e delle economie nazionali, con la costruzione di uno spazio liscio e omogeneo. D’altra parte, si assiste al prodursi di nuovi squilibri e polarizzazioni (nord-sud, est-ovest) e a esodi di massa dalle zone più povere a quelle più ricche. Dall’incontro di individui e gruppi umani culturalmente eterogenei emergono, oggi come ieri, barriere che tagliano trasversalmente i confini politico-istituzionali, dando luogo a rivendicazioni identitarie, localismi, tribalismi, pratiche discriminatorie e manifestazioni xenofobe.

Il quattordicesimo numero di Snodi si propone di mettere a fuoco in che modo la dialettica io/noi, pubblico/privato sia chiamata in causa e investita dai processi qui sommariamente ricostruiti. In che modo, tra XIX e XXI secolo, gli spazi e i confini interagiscono con l’identità personale e con le appartenenze collettive? Quali rapporti di potere rivelano? Quali dinamiche di inclusione ed esclusione giuridica, sociale e politica delineano, in relazione, per esempio, alle minoranze o alle popolazioni delle colonie? In che modo confini, migrazioni, spostamenti, esili modificano strutture, condizioni, pratiche, sentimenti e memorie individuali – maschili e femminili –, familiari, nazionali? Quali fenomeni di resistenza e adattamento, quali dinamiche di conflittualità sono ravvisabili nelle città e nelle regioni di confine, all’atto di creazione di nuove frontiere o circoscrizioni amministrative, in occasione di spostamenti coatti di popolazione o di migrazioni?

Si invitano coloro che sono interessati a collaborare a questo numero a inviare:
• per la rubrica Scrivere: un abstract di mezza cartella per un saggio in italiano o in inglese di circa 20 cartelle (40.000 caratteri spazi inclusi)
• per la rubrica Fonti dell’io/fonti del noi: un abstract di mezza cartella per un articolo in italiano o in inglese di circa 10 cartelle (20.000 caratteri spazi inclusi, compresi gli eventuali documenti) che analizzi i problemi metodologici delle fonti utilizzate nello studio di questo tema, interrogandosi sulla loro peculiarità, sulla reperibilità, la costruzione e la rielaborazione in un’indagine già condotta. Non si richiede dunque un’analisi argomentativa sul tema del numero ma una meta-analisi sul lavoro svolto durante una ricerca inerente al tema stesso.

Le proposte vanno inviate all’indirizzo snodi.pubbliciprivati@gmail.com, accompagnate da un breve cenno biografico e dall’indicazione delle principali pubblicazioni scientifiche.

Gli autori non madrelingua degli articoli in inglese dovranno provvedere a far rivedere il testo, prima della pubblicazione, da un madrelingua. I saggi della rubrica Scrivere sono sottoposti a peer review.

Le proposte saranno selezionate entro il 15 maggio 2014, e gli articoli dovranno poi arrivare entro il 15 settembre 2014. Il numero verrà pubblicato nell’autunno 2014.

Snodi. Public and private in contemporary history

Borders
(deadline: 30 April 2014)

According to the classical definition (Ratzel 1897), borders circumscribe a portion of territory and the extension of the sovereignty there exercised. The aspiration towards a coincidence between State, population and territory has strongly influenced European and extra-European history during the last two centuries, characterised by political conflicts whose origins can be traced in the attempt of defining or redefining the space occupied by states. This is the case, for example, of the 19th-century construction of the nation states, with the revision of pre-existing political entities. Or of colonialism, which extended on a global scale the juridical idea of border with its political and symbolic dynamics, while at the same time (because of the territorial discontinuity and disparity of status between colonies and fatherlands) showing the first cracks in the supposed original compactness of the concept.
The latter was then re-established during the world wars, when the theme of sovereignty was also interpreted alongside ethnic and racial discourses. Post-war borders revealed in a few decades to be arbitrary, drawn, as they were, on the basis of the principle of nationality, or on alleged historical, linguistic, cultural and religious characters. The Cold War, with the formation of geo-political super-national blocs, at the same time both disputed and reaffirmed territorial frontiers. Instead, since the last years of the 20th century, we have witnessed fast movements and transfers across continents, the simultaneity of communication networks, and a growing economic, social and cultural integration between different areas of the planet, which appear to anticipate unknown settings. On the one hand, some scholars have forecast the development of a de-territorialisation of cultural belonging, of state sovereignty and of national economies, through the construction of a homogenous space. On the other hand, we witness the appearance of new unbalances and polarisations (north-south, east-west) and the mass exodus from poor to rich areas. As it occurred in the past, barriers are now emerging from the encounter between culturally heterogeneous individuals and groups. These barriers act within different political and institutional borders, and foster identity claims, localisms, tribalism, discriminatory practices and xenophobic manifestations.

The fourteenth issue of Snodi proposes to explore the ways in which the dialectic I/us, public/private is affected by the processes outlined above. How did spaces and borders interact with personal and collective identities between the 19th and the 21st centuries? Which dynamics of juridical, social and political inclusion and exclusion they arouse in relation, for example, to minorities or to colonial populations? How have borders, migrations, and exiles modified structures, conditions, practices, feelings, and (men’s and women’s) individual, family or national memories? Which phenomena of resistance and which dynamics of discontent can be perceived in border cities or regions, at the moment when new frontiers or administrative areas are created, or during migrations or forced population movements?

Please send:

– For the articles section (‘Scrivere’): a half-page abstract for a 20-page article (40.000 characters, including spaces).
– For the section ‘Sources of the individual self/sources of the collective self’ (‘Fonti dell’io/fonti del noi’): a half-page abstract for a 10-page article (20.000 characters, including spaces) which analyses methodological problems raised by the sources examined, discussing their peculiarity and traceability, and re-elaborating an already conducted enquiry. We are therefore not looking for an argumentative analysis of the theme, but for a meta-analysis on the work carried out during a research on the theme.

Proposals should be sent to the address: snodi.pubbliciprivati@gmail.com, including a short CV and a list of your main publications. Authors of articles in English should have the final version of their texts read and edited by a mother-tongue reader, if English is not their first language.
The articles selected for publication will be peer reviewed.

Proposals will be selected by 15 May 2014, and the deadline for chosen articles is 15 September 2014. The issue will be published in autumn 2014.

Author: admin

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