Francesco Leoncini

FRANCESCO LEONCINI (Venezia, 1946) ha insegnato storia moderna e contemporanea, con

particolare riferimento ai Paesi slavi e all’Europa centrale, presso l’Università Ca’ Foscari di

Venezia dal 1971 al 2011.

Dalla fine degli anni ’60 si è occupato dell’area germanico-slava. E’ del 1976 il volume La

questione dei Sudeti 1918-1938, edito dalla Liviana, finalista al IX Premio Acqui Storia, tradotto in

tedesco e ristampato nel 2005 dalla Libreria Editrice Cafoscarina. Ad esso sono seguite tutta una

serie di pubblicazioni sui movimenti di opposizione al sistema sovietico in Ungheria,

Cecoslovacchia e Polonia, sulla Primavera di Praga, sulla transizione democratica e sulla realtà

geopolitica dell’Europa centrale. Ha riproposto in Italia la figura e l’opera di Tomáš Garrigue

Masaryk, e ha tradotto dal ceco la sua opera programmatica La Nuova Europa. Il punto di vista

slavo, scritta durante il Primo conflitto mondiale.

E’ membro onorario della Masarykova Společnost [Società Masaryk] di Praga, fa parte della

redazione internazionale della rivista storica dell’Accademia delle Scienze Slovacca “Historický

Časopis” e del Consiglio di amministrazione della Société Européenne de Culture, fondata a

Venezia nel 1950 per il dialogo interculturale. E’ socio della Deutsche Gesellschaft für

Osteuropakunde di Berlino. Ha ricevuto dal Ministero degli Esteri di Praga la medaglia dei

benemeriti della Repubblica Ceca per i rapporti con l’Italia.

Per Rubbettino ha pubblicato le due opere collettanee Alexander Dubček e Jan Palach.

Protagonisti della storia europea (2009), con venti contributi tra saggi e testimonianze, e L’Europa

del disincanto. Dal ’68 praghese alla crisi del neoliberismo (2011), che unisce alla riflessione

storica sull’ultimo cinquantennio una puntuale analisi della situazione contemporanea.

Nel 150° dell’Unità d’Italia è stato coordinatore scientifico del Convegno internazionale di studi

storici svoltosi al Museo dello Spielberg a Brno il 28 settembre 2011, promosso dal Consiglio

Regionale del Veneto, i cui Atti sono usciti a sua cura presso la Minelliana di Rovigo con il titolo

L’alba dell’Europa liberale. La trama internazionale delle cospirazioni risorgimentali.

Si è occupato di storia albanese organizzando manifestazioni culturali a Tirana e nelle comunità

arbëreshë dell’Italia meridionale e della Sicilia. Del convegno svoltosi a Mezzojuso (Palermo) ha

pubblicato i contributi nel volume Italia, Albania, Arbëreshë fra le due guerre mondiali, presso

l’editore Pitti (2013).

Ha sviluppato intensi rapporti con la Romania. E’ stato visiting professor all’Università “Valahia”

di Târgovişte e ha collaborato con le Università di Cluj e Oradea. Con quest’ultima e con l’Istituto

Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia ha promosso a Ca’ Foscari nel 2011 il

convegno ”Nazionalità e autodeterminazione in Europa centrale: il caso romeno” i cui testi ampliati

e rivisti hanno costituito il fascicolo IX (2012) dei “Quaderni della Casa Romena di Venezia”.

Nel 2014 presso Kellermann ha pubblicato la monografia collettiva Il Patto di Roma e la Legione

ceco-slovacca. Tra Grande Guerra e Nuova Europa, che affronta per la prima volta il ruolo svolto

dall’Italia a favore dei movimenti indipendentisti dell’area danubiano-balcanica e per la

costituzione degli Stati post asburgici.

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