GIORGIO PERLASCA E RAOUL WALLENBERG. RICORDANDO
“I due personaggi sono affascinanti per le vicende che li videro protagonisti, per la dimensione romantica e avventurosa in cui si trovarono a vivere, per la vita anonima che Perlasca trascorse
dopo aver salvato migliaia di ebrei a Budapest, e per la triste e oscura fine cui Wallenberg andò incontro per mano dei sovietici dopo essersi segnalato anche lui per l’opera svolta a favore degli ebrei
magiari. Come si conviene a un volume di carattere scientifico, i saggi qui raccolti non intendono essere soltanto un omaggio oppure un atto di memoria nei confronti dei due “giusti”, ma anche un contributo
alla ricostruzione della loro vita e della loro opera, come pure del contesto storico e ideologico in cui si collocarono. In tal modo, opportunamente, si abbandona qualsiasi impostazione prosopografica
per accedere a una dimensione pienamente storica, anche quando non si tratti di storia politica, ma del pensiero o della produzione letteraria. A questo impegno hanno dato il loro contributo studiosi
italiani ma anche stranieri”.
(Francesco Guida)
Cinzia Franchi è ricercatore di Lingua e Letteratura Ungherese presso l’Università di Padova. Si occupa principalmente di letteratura antica e contemporanea. Ha pubblicato in edizione critica le Lettere dalla Turchia di Kelemen Mikes, capolavoro della prosa settecentesca un gherese, e le Poesie di Kata Szidónia Petrőczy, la prima poetessa della letteratura magiara. Sul ’56 magiaro ha pubblicato numerosi saggi e il volume L’arancia ungherese. La letteratura nell’Ungheria degli anni Cinquanta. Ha scritto sulla letteratura ungherese al femminile, sulla letteratura ungherese di Transilvania e sulla cultura ebraica in Ungheria e in Transilvania.
Ha tradotto La questione ebraica in Ungheria dopo il 1944, di István Bibó.