Intellettuali versus democrazia
A cura di Francesco Guida
Intellettuali versus democrazia. I regimi autoritari nell’Europa sud-orientale (1933-1953)
Undici studiosi hanno indagato sulle vicende dell’Europa sud-orientale intesa nella sua accezione più ampia, dal mar Adriatico al mar Nero, nei limiti di una periodizzazione ben precisa (1933-1953) che si riferisce, nel termine a quo e in quello ad quem, all’ascesa al potere di Hitler e alla morte di Stalin. La ricerca ha preso le mosse da un’ipotesi: le società dell’Europa sud-orientale che avevano importato dall’Occidente le istituzioni democratiche erano in genere troppo deboli per sostenerle, rafforzarle e farle sviluppare. Da ciò l’ampia disponibilità manifestata verso varie forme di antidemocrazia. In particolare quelle società non furono in grado di arginare né le ideologie e i movimenti di estrema destra, né il comunismo di importazione sovietica. Queste simpatie furono presenti in diversi strati della compagine sociale di ogni Stato, ma trovarono moltissimi adepti nelle file degli intellettuali (come anche molti oppositori), proprio mentre l’Europa si avviava a vivere le più tristi pagine del Novecento.
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