Passaggio a Oriente. La modernità e l’Europa ortodossa
Dopo la caduta del muro di Berlino la modernità irrompe nell’Oriente europeo: popoli la cui identità si radica nella simbiotica unione fra nazione e religione si trovano di fronte alla difficile coabitazione con una cultura dove il senso della tradizione è perlopiù scomparso.
Un processo che conduce all’attuale assetto: appartengono all’Unione Europea quattro paesi – Grecia, Cipro, Romania, Bulgaria – che hanno portato l’ortodossia al rango di seconda componente religiosa europea, dopo il cattolicesimo e seguita dal protestantesimo. Sono queste le condizioni di una reciproca conoscenza: dei popoli ortodossi da parte di quelli occidentali e, viceversa, della modernità da parte di coloro che un tempo abitavano dietro la cortina.
Cogliere i momenti di questa integrazione che conduce verso la coscienza europea, quale è intento di questo libro, vuol dire confrontarsi con un bacino di significati che l’Oriente offre rispetto alle grandi sfide poste dall’Occidente: la storia e la tradizione, la politica e la democrazia, l’etica e l’antropologia, la scienza e la secolarizzazione, la globalizzazione e la difesa dell’ambiente. Vuol dire accostarsi a una realtà che rovescia la “logica” da cui proveniamo in quanto eredi dell’Ovest europeo, rendendola capace di esprimere – proprio stando in bilico fra gli opposti – il pensiero dei “movimenti immobili”, delle “tenebre luminose”, dei “silenziosi clamori”. Ovvero, quasi lo storico invertisse il senso di marcia, ripartire dall’Oriente per comprendere l’Occidente.
ROBERTO MOROZZO DELLA ROCCA insegna Storia dell’Europa orientale presso l’Università di Roma Tre. Fra le sue più recenti pubblicazioni: Primero Dios. Vita di Oscar Romero (Mondadori, Milano 2005); La modernità e i mondi cristiani (Il Mulino, Bologna 2010).