Venerdì, 26 febbraio 2016, ore 17.30, nella sala „Marian Papahagi” dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, sarà presentato il volume «Dall’Impero asburgico alla Grande Romania» di Stefano Santoro, pubblicato da Franco Angeli editore nel 2014. La presentazione sarà tenuta dalla Prof.ssa Emanuela Costantini (Università di Perugia), alla presenza dell’autore.
Il volume segue l’evoluzione del nazionalismo romeno di Transilvania dalla fine dell’Ottocento agli anni Trenta del Novecento, esaminando il pensiero e l’azione di politici e intellettuali che prima tentarono di preservare l’identità nazionale romena nel contesto dell’Impero asburgico e poi, con la costituzione della Grande Romania nel 1918, adeguarono il loro nazionalismo alla nuova situazione istituzionale, venendo allo stesso tempo influenzati dagli eventi che si stavano sviluppando nel resto d’Europa: la rivoluzione bolscevica, le contraddizioni socio-economiche post-belliche, la nascita dei movimenti fascisti.
Il presente lavoro si propone quindi di analizzare la mutazione dell’ideologia nazionalista, in funzione del passaggio dell’élite creatrice di questo nazionalismo – quella romena di Transilvania – da una condizione non dominante e oppositiva a una condizione dominante.
Stefano Santoro è storico, laureato dell’Università di Trieste (1997). Nel 2003 ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in “Forme della comunicazione del sapere storico” all’Università di Trieste e nel 2013 ha ultimato un secondo dottorato di ricerca in “Studi storici per l’età moderna e contemporanea” all’Università di Firenze. Entrambi i dottorati hanno riguardato la storia del sud-est europeo, con speciale attenzione per la storia dei romeni. Ha ottenuto diverse borse di studio, fra cui una borsa Fulbright, con cui ha trascorso l’anno accademico 2000-2001 presso il Department of History della New York University.
Emanuela Costantini è professore e ricercatore, laureato dell’Università di Perugia nel 1999. Nel 2004 ha ottenuto il dottorato in “Storia politica contemporanea (secc. XIX-XX)” presso l’Università di Bologna con una tesi sull’interculturalità nazionalista della Romania tra le due Grandi Guerre.
L’evento è organizzato dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia in collaborazione con l’Associazione Italiana Studi di Storia dell’Europa Centrale e Orientale.