Ungheria 1956 Le verità rivelate

Martedì 6 novembre 2018, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove – Via Michelangelo Caetani 32, Roma), sarà presentato il volume Ungheria 1956. Le verità rivelate, di Giuseppe Averardi, Minerva, 2018. Intervengono: Roberto Cipriani, Luciano Pellicani, Luigi Fenizi. Coordina: Fabrizio Federici. Sarà presente l’autore.

Questo libro è il bilancio di un secolo, il Novecento, e il bilancio di un gruppo di amici, compagni, sodali, che l’ha attraversato. Giornalisti, politici e intellettuali che aderirono in gioventù al comunismo, vedendo nell’Unione Sovietica «il centro della speranza mondiale, la società cui milioni di esclusi guardavano come un modello e una possibilità di salvezza»; salvo poi ritrarsene disillusi dopo la rivolta di Budapest, e la conseguente durissima repressione sovietica: «C’era voluto il delirio della gioventù e della classe operaia ungherese e l’onnipotenza dei carri armati sovietici a dirci “di che lacrime e sangue” gronda la storia del comunismo leninista, stalinista, togliattiano».

Per molti l’approdo finale di questo sofferto viaggio fu la socialdemocrazia.

L’autore, Giuseppe Averardi, tra i fondatori di “Corrispondenza Socialista” ripercorre quegli anni e l’epopea di quella rivista, che raccolse attorno a sé coloro che uscirono dal Pci dopo i fatti di Ungheria. Dopo un bilancio iniziale, l’autore ci propone una selezione di articoli dall’archivio di “Corrispondenza socialista”, in cui autori italiani, europei e americani raccontano la fine della loro innocenza di fronte al disvelarsi della natura repressiva del gigante sovietico. Un sofferto ed intimo percorso all’interno della sinistra italiana, europea e mondiale.

 

Giuseppe Averardi è stato per più legislature deputato e senatore della Repubblica, sottosegretario di Stato, membro del Consiglio d’Europa. Giornalista, direttore della rivista «Ragionamenti». Ha pubblicato tra l’altro, I socialisti democratici (1972); I grandi processi di Mosca. 1936, 1937, 1938. Precedenti storici e verbali stenografici (1977); Il Cominform (1987); Le carte del Pci. Dai taccuini di Eugenio Reale la genesi di Tangentopoli (2000); Socialdemocrazia, l’altra voce dell’Europa (2014).

Roberto Cipriani è docente emerito di Sociologia generale al Dipartimento di Scienze dell’ Educazione Università Roma Tre.

Fabrizio Federici, giornalista pubblicista, collabora a vari quotidiani e periodici.

Luigi Fenizi, consigliere parlamentare dal 1974 al 2009, è autore di numerosi saggi di carattere storico e politico. Ha collaborato con varie testate di giornali e riviste.

Luciano Pellicani ha insegnato Sociologia politica alla LUISS di Roma e ha diretto per molti anni la rivista «Mondoperaio».

Author: Aisseco

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